Ben prima dell'avvento di Internet, in Italia spopolavano le BBS, (Bullettin Board System, in italiano può essere tradotto come "Bacheca Elettronica") che erano una specie di piccolo sito con le sue aree messaggi, le aree files, la possibilità di mostrare a chi si connetteva delle pagine informative ed altre utilità o futilità varie (banca del tempo, giochi, chat, etc.).
Il tutto era possibile grazie ad un PC, spesso gestito da un privato, con installato un software per la gestione delle connessioni telefoniche in entrata ed in uscita.
Esistevano BBS con una linea telefonica part-time (condivisa con quella domestica) che aprivano solo di notte (soluzione economica ma che creava non pochi problemi ai familiari del gestore, che in gergo veniva definito sysop); altre BBS avevano una linea telefonica propria (se il sysop se lo poteva permettere) per mantenere aperta la BBS 24 ore su 24 ed infine c'erano le BBS con più di una linea telefonica.
Il motivo per cui esistevano le BBS è semplice: il sysop era una persona che aveva voglia di divertirsi, di comunicare con gli altri o, più semplicemente, non aveva niente di meglio da fare che realizzare e gestire un sistema che permettesse lo scambio di messaggi telematici tra persone anche lontane. Tra le BBS si erano infatti create delle reti ed i messaggi scritti localmente potevano essere trasferiti ad altre BBS grazie a strutture gerarchiche ed organizzative ben precise.
Mantenere queste reti comportava delle spese per i sysops e per questo motivo la diffusione delle aree messaggi non era capillare. Tuttavia funzionava bene e l'equivalente dell'email (il Matrix) veniva inoltrato al destinatario in tempi ragionevolmente brevi: entro 48 ore nei casi peggiori ma anche in poche ore nei sistemi particolarmente efficienti.
Naturalmente quasi tutte le BBS, grazie anche alla continua supervisione del sysop, sposavano un codice etico fondamentale ossia quello del rispetto delle leggi in ambito giuridico (quindi niente pirateria, diffusione di password, di crack, di software pirata etc) e del rispetto e della tutela dell'integrità morale dell'utente (venivano quindi allontanati i rissosi, chi teneva comportamenti offensivi o intimidatori, chi non rispettava la libertà altrui etc), un codice comportamentale che in parte è stato ripreso dagli utenti di Internet con il nome di Netiquette.
Non dimenticherò mai il primo matrix che ho ricevuto: una ramanzina per aver quotato male nel rispondere ad un post in bacheca. Era l'anno scolastico 1992/93.
Questa struttura funzionava perfettamente, con i suoi pregi ed i suoi difetti, almeno dal 1980 (fare stime precise non è facile, in questo settore) e fino al 1995 ha avuto pochi eguali anche se, nel 1994 si è scontrata con la vicenda ormai passata alla storia come "Fidobust" e che all'estero, dove ebbe grande risonanza, viene chiamata Italian Crackdown.
Chi l'ha vissuto da utente, in prima battuta ha scoperto che all'improvviso nessun modem rispondeva piu', tutti i numeri venivano provati, alla fine si cercavano notizie per telefono, sono stati momenti concitati. Io ero lontano dalla BBS da qualche tempo per problemi personali ed ho iniziato a ricevere telefonate a casa (ancora non c'erano così tanti telefoni cellulari) di amici e compagni che non sapevano cosa stesse accadendo, le notizie non filtravano, le chiamate andavano e venivano da tutta Italia, i sysop erano nella paranoia più totale, aspettavano l'arrivo della polizia senza neanche sapere perché.
Di quei 2 giorni iniziali ricordo solo un gran caos che somigliava troppo alla paura. E l'Italian Crackdown fu il catalizzatore del declino della telematica amatoriale, fino ad allora basata sull'impegno personale ed a fondo perduto di tempo e risorse patrimoniali di persone di buona volontà e competenti.
Le BBS sono state, per tutti coloro che vi sono entrati in contatto, una scuola di tecnica informatica e di comportamento in rete: "Quotare" in maniera corretta o evitare gli off topic era non solo una forma di rispetto verso il lettore, ma anche nei confronti di chi a sue spese si era assunto l'onere di far girare i messaggi altrui e di tutti coloro che scaricavano la posta con modem di enorme lentezza e con spese telefoniche non trascurabili.
Basta leggere l'e-mail o scorrere un newsgroup di oggi per rendersi conto di quanta buona educazione informatica sia andata perduta.
Ed era divertente, spaventosamente divertente anche per chi, come me, non aveva alcun substrato tecnico: da qui è nata la vera rivoluzione, perché quando ci si diverte non si vuole smettere di divertirsi, e da qui ha iniziato a prendere forma la strada che avrei seguito nel rapporto con la tecnologia.
Vorrei concludere questo breve accenno alla storia delle telematica italiana prima di Internet con le parole di un articolo apparso sulla rivista Wired e firmato da Jon Katz: "Quello che è chiaro è che il controllo su Internet è determinato da fattori che negli anni della sua nascita e del suo sviluppo iniziale non erano determinanti ai fini delle decisioni: il potere, il denaro e il controllo delle informazioni.
Internet ci parlava, in un primo momento, degli sforzi, dei progetti, della cooperazione degli individui; della loro autonomia e della loro libertà di comunicare tra loro senza intermediazioni.
Una promessa che è stata mantenuta, almeno fino all'arrivo tempestoso della smania di lucro e potere. Sì, c'era una volta una rete Internet dove non c'era Gates, né i governi, né i monopoli, né fantastici investimenti privati, né leggi per controllare o vigilare l'oceano tumultuoso della libera comunicazione tra individui.
Non sono mammut né dinosauri a mantenere ancora vivo il meglio dello spirito originario della Rete, ma sono persone e gruppi attivi in comunità virtuali, newsgroups, mailing list, siti web, laboratori di ricerca, sono programmatori di software libero, editori di pubblicazioni indipendenti... sono loro che fanno di Internet uno strumento valido per la comunicazione".
E sono proprio questi personaggi, e la filosofia Hacker, che ringrazio oggi perché grazie a loro parte dello spirito che animava le BBS esiste ancora.
Joram Marino - Aprile 2001