Joram.IT logo

make IT simple

Jeans a vita bassa tra Roma e realtà

Tempo fa una quindicenne, commentando la moda dei Jeans a vita bassa che lasciano intravedere la biancheria, ha espresso questo pensiero, prontamente riportato in diversi articoli di giornale: "La nostra sarà una vita inutile [...] Noi possiamo solo comprarci delle mutande uguali a quelle di tutti gli altri, non abbiamo nessuna speranza di distinguerci. Noi siamo la massa informe". Ne è nato un dibattito che è durato il solito battito di ciglia.

Di recente mi sono trovato nuovamente a discutere con alcuni amici su questo articolo di giornale ed ho fatto ordine su ciò che ne pensai in quella notte d'autunno: il Foscolo che mi sussurrò allora mi torna ancora. [...] A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti [...] finchè il Sole risplenderà su le sciagure umane.

Non sono d'accordo, i grandi ideali sono morti: luci che dal ieri non attingono più l'energia per il domani, eredità di un passato che è già memoria.

Se le speranze in cui siamo nati sono perdute, dobbiamo lasciare i nostri sogni quale retaggio affinché siano liberi di infrangersi e tornare più forti. Alla ragazza le cui parole hanno scatenato tanti pensieri vorrei porre una sola, ruvida domanda: "Di che colore è il limpido sorriso di un bambino?"

Oggi che tanti cercano il successo, intendendovi l'enorme presenza mediatica, va riscoperto il valore dei piccoli gesti quotidiani che rendono migliore la vita nostra e dei nostri cari e vicini.

Costretti da una società nichilista a recitare un manifesto inconsapevole e lucente di vera disperazione, stiamo trasmettendo altro mentre l'ottimismo più vero, nel profondo dell'essere, rimane silente ma non sopito. Due secoli di filosofia anti-umana, da Nietzsche a Sartre, rendono arduo trovare qualcuno che ti dica, ostinatamente, ogni giorno, dimostrandotelo, che anche se stai sbagliando non sei sbagliato, che hai valore. Ma ognuno di noi può riuscire a rinascere, magari grazie alla costanza di un amico che ci accompagni nel viaggio, o forse comprendendo che bisogna cadere per imparare a rimettersi in piedi.

La citazione è volutamente di un'opera cinematografica perché il legame tra finzione e realtà è sempre più fluido, complice l'abbassamento dell'eta a cui si può accedere al mondo virtuale per la prima volta: bambini privi di strumenti di difesa catapultati nell'universo della finzione, tra attori improvvisamente famosi online che acchiappano click, esasperano il marketing, costruiscono fantasie al solo scopo di vendere qualche prodotto di troppo.

Eppure basterebbero due dozzine di sceneggiatori cesaroni per dipingere grandi e piccoli momenti della vita quotidiana di chi ama la propria città, anche nei giorni di blocco delle auto. Sembra incredibile constatare che la parte più ludica e spensierata della nostra produzione televisiva, per scherzo del destino e grandi dosi di fortuna, sia anche l'unica che ci costringe a riflettere sui valori dell'uomo solo ed a fornirci delle possibili chiavi per riprendere il contatto con la realtà.
La coerenza, quella sincerità che ci obbliga a cambiare opinione quando è necessario. La famiglia, prima possibilità di trasmettere gli errori nostri a chi potrebbe non commetterli. Il coraggio, se affrontare i propri sentimenti evita di ferire. L'ottimismo, ciò che non ci piace può cambiare in meglio.

E la radio, da riscoprire quando le stelle sognano perché lascia nel cassetto la pubblicità. Me ne accorsi un giorno in cui, prima di andare a dormire, musica di sottofondo, notai le stelle più piccole ed assaporai, oltre la finestra, il momento in cui la Luna, scolorando, se ne va.

I sogni di bimbo sono imperfetti - Le finestre sbadigliano
perdono magia - la città si desta
diventano reali - sorge il Sole
all'alba del nostro domani.

Sarà una bella vita, la vita è meravigliosa e se cadi ti rialza, oppure si sdraia accanto a te: non cercare il messaggio, Julio! Forse uno spunto, un rumore di fondo, ma il suono, quello, devi ascoltarlo da solo.

La forza dei messaggi è che puoi condividerli; l'importanza degli amici è che si sostengono nel realizzare un sogno; non possiamo e non dobbiamo smettere di sognarci migliori perché il bello dei sogni è che quando finiscono rimane la voglia di sognare ancora.

Joram Marino - Febbraio 2008